venerdì 24 febbraio 2012

Rc auto salata al Sud: tassa del pregiudizio

Tra le liberalizzazioni che il governo sta studiando ci sono anche alcuni correttivi per quanto concerne le assicurazioni Rc auto. Guarda caso, però, i provvedimenti che vengono fuori e che si attueranno sono esclusivamente a favore delle compagnie, anche se sono condivisibili. L’inasprimento delle pene per i contraffattori delle polizze Rc auto, per quelli che circolano senza essere assicurati, per i soggetti che denunciano falsi incidenti, sono tutti ok. Inoltre ci sono i suggerimenti delle compagnie inerenti l’istituzione di una banca dati per tutti i sinistri denunciati, la riduzione del 30% sui risarcimenti richiesti con fatturazione dell’officina che ha provveduto alle riparazioni, il non riconoscimento per il “colpo di frusta” ed il mancato risarcimento per danno biologico per le lieve lesioni senza il riconoscimento clinico e strumentale dell’evento. A fronte di questi correttivi cosa si intende fare per gli assicurati campani che pagano polizze stratosferiche? Quali sono i provvedimenti che si intende attuare a favore degli automobilisti che si vedono aumentare il costo della polizza ad ogni rinnovo senza alcuna motivazione? Quanti anni di galera sono previsti per le compagnie che inviano la disdetta assicurativa ai soggetti che sono nella prima fascia che non denunciano sinistri da 30 anni e per il rinnovo chiedono importi esosi? Cosa è previsto per le assicurazioni che hanno risarcito danni per sinistri mai avvenuti senza fare alcuna indagine, tanto avevano un ritorno immediato applicando aumenti a chi denunciava il sinistro e a tutti gli altri assicurati di quella città o regione perché si verificava un incremento dei sinistri?. Per gli assicurati l’unica chance è quella dell’applicazione della scatola nera per avere uno sconto. Ma sono convinto che gli aumenti indiscriminati che applicano le compagnie annulleranno tale eventualità. Ma quali agganci hanno le compagnie?

Gennaro Alborino - GRUMO NEVANO (NA)

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Caro Alborino, il sofferto capitolo delle Rc auto viene affrontato in modo parziale e nient'affatto soddisfacente dal decreto sulle liberalizzazioni. In un'intervista al Mattino di ieri, il presidente dell'Autorità Antitrust anticipa di fatto un provvedimento che andrà a incidere sulla carne viva delle polizze. Lamenta il professor Pitruzzella che in Italia le compagnie, a differenza di altri Paesi come l'Inghilterra per esempio, non perseguano con convinzione e adeguati risultati lo scandalo delle truffe. La prova sta nel fatto che queste vengono denunciate in maggior numero all'estero (almeno in alcuni Paesi) che in Italia. Non so quale sia la ragione di questa minore severità e se questo abbia a che fare con i costi che le indagini sulle truffe comportano.
Di sicuro il giro di vite, almeno su questo fronte, potrebbe rivelarsi un ulteriore fattore di aumento delle polizze in Campania. Perché per esempio è stato accertato che i casi di falsi colpi di frusta accertati nella Regione sono circa 15 mila. Come dire che il dieci per cento dei sinistri denunciati è frutto di frode. Una maggiore severità verso questi furbetti porterebbe infatti a risparmiare gli utenti e ad abbassare il prezzo delle polizze. Poi naturalmente c'è la solita ingiustizia scontata da chi vive al Sud: il giusto finisce con il pagare per il peccatore truffaldino e gravano sulle nostre tasche tariffe astronomiche grazie alla fama (supportata purtroppo dalle statistiche) che la regione si è guadagnata per il numero delle frodi. Mentre sarebbe giusto rispondere della propria guida, della percentuale dei propri incidenti e dunque della propria affidabilità come guidatori. La tassa sul pregiudizio no, non la possiamo accettare.

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