Quello di Fabrizia Argentieri voleva essere nient’altro che un articolo di sport. Sulla differenza tra il Napoli di Maradona, splendido in campionato ed infelice in Europa, e quello di Cavani e Lavezzi, altalenante in Italia e magnifico in Champions. Una disamina attenta, lucida, professionale. Che, inspiegabilmente, è finita nel peggiore dei modi possibili. Con toni assurdamente razzisti e denigratori per un intero popolo che vive di calcio, sì, ma anche di orgoglio. E quello “straccioni” è un’offesa intollerabile per chiunque, figuriamoci per un partenopeo.
L’articolo, apparso giovedì 23 febbraio sulle pagine online de Il Tempo, è passato quasi inosservato. Fino a quando i forum dei tifosi del Napoli non hanno iniziato il passaparola. E se sulla prima parte si può tranquillamente essere d’accordo (il sovraccitato paragone tra il Napoli di Maradona e quello del Matador), la conclusione dell’articolo è un’oscenità che merita di essere letta prima di poter essere giudicata.
Riprendiamo testualmente dalle pagine de Il Tempo, prima che l’articolo venisse cancellato dal database: «Sognare è lecito. Persino ai napoletani. Un popolo costretto a soffrire. La disoccupazione e la camorra. E andando a ritroso nella storia la fame, il colera, la carestia, l’occupazione nazista e quella alleata, la dominazione straniera. È per questo che i napoletani festeggiano tanto. A loro, popolo di straccioni, basta aver stracciato per una sera i ricchi e blasonati inglesi dell’aristocratico quartiere londinese di Chelsea[...]. Insomma, basta aver goduto una notte. Perché solo di notte i sogni si possono avverare».
CHIEDIAMO: a) una sanzione dell'ordine dei giornalisti e del direttore de IL TEMPO SECHI (le scuse di circostanza non interessano)
b) che a Fabrizia Argentieri sia regalato un dizionario della lingua italiana.
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