venerdì 10 febbraio 2012

IL NORD EVADE IL TRIPLO DEL SUD.

Uno dei problemi atavici dell’Italia è sempre stato quello dell’evasione fiscale. Ogni governo, ha sempre posto come “obiettivo primario” quello di combattere questo cancro della società. E parlando di evasione, tutti sono convinti che “sia necessario” combattere questo male perché solo così l’Italia potrà salvarsi.

Il 2011 si è concluso con i controlli effettuati a Cortina d’Ampezzo, perla sciistica del nord Italia : la Guardia di Finanza ha ispezionato i conti di numerosi alberghi, attività commerciali del luogo ed anche il “tenore” di vita dei ricconi frequentanti la località. Ed è stato scoperto che, proprio quel 30 Dicembre del 2011 gli esercizi commerciali hanno ottenuto degli incassi 300 volte superiori a quelli fatti nello stesso giorno del 2010. Sembra che abbiano fatto “bingo” in qualche modo! Ed in teoria ci sarebbe da essere felici per aver stanato qualche evasore, eppure, la cosa non è andata tanto giù soprattutto al mondo politico (per tutta onestà, i principali indignati sono stati i partiti del PDL e della LEGA NORD).

Stesso controllo è avvenuto successivamente ad inizio 2012 anche a Portofino, famosa località marina sempre del nord Italia: anche li, sdegno da parte del mondo politico per questo attacco ai famosi centri turistici.

Lo sdegno sembrerebbe essere legato “alla spettacolarizzazione” dei controlli: “Perché effettuare i controlli sotto le luci dei riflettori? In questo modo, si rischia di far fuggire la clientela da questi posti!” (ma in teoria – aggiungiamo noi – al massimo potrebbe fuggire l’evasore per non farsi beccare), sbraitano i vari esponenti della lega nord. E poi: “perché non li fate anche al sud questi controlli? Lì c’è la vera evasione!”

Perché uno dei luoghi comuni dell’italiano medio (diciamo di provenienza geografica del nord) è proprio questo: al sud si evade e non si pagano le tasse. Quindi i controlli vanno compiuti solo al sud perché al nord si pagano già le tasse. Anzi, se l’italiano ha una tassazione alle stelle è colpa del sud che non paga le tasse.

Ma andiamo nello specifico e cerchiamo di capire se trovano fondamenta queste parole: a darci una risposta ci pensa l’agenzia dell’entrate che, qualche settimana fa, ha diffuso i dati relativi al 2011 sul tema evasione fiscale. In testa alla classifica c’è la Lombardia (con 2,7 miliardi di euro evasi) , a seguire il Lazio (1,6 miliardi) , terzo gradino del podio per il Piemonte (778 milioni). Tutte e tre non propriamente regioni del sud!!! Ma il dato non deve stupire: è ovvio che le regioni più ricche siano proprio quelle che evadono di più avendo una densità industriale ed aziendale maggiore rispetto alle regioni del sud. Le aziende per portare a casa maggiori profitti sono ben “addestrate” su come raggirare il fisco e farla franca.

Analizzando la tabella, ancora, si nota come invece la tendenza all’evasione fiscale è maggiore al sud Italia rispetto al nord. In testa c’è la regione Calabria. Anche qui sembra abbastanza scontata la lettura del dato: la regione più povera evade di più proprio perché cerca di “arrotondare”, di far quadrare i conti familiari evadendo il fisco ove sia possibile. Quindi si fa il lavoretto in casa “in nero”, si sistema la macchina dal meccanico sotto casa che non emette la fattura, ed altri piccoli espedienti per poter tirare avanti.

Questa non vuole essere una presa di posizione a favore dell’evasione fiscale che avviene al sud, perché è bene che le tasse le paghino tutti, solo così forse un giorno si riuscirà ad abbassare la pressione fiscale. Però è bene scindere i vari tipi di evasione: c’è chi lo fa per arricchirsi ancor più di quanto lo è e c’è chi lo fa per poter“campare”. Ma questo in televisione non ve lo diranno, anzi il Bruno Vespa di turno vi farà vedere il servizio del giornalista con la telecamera nascosta che entrerà in un bar a Napoli o a Catania per ordinare un caffè e che uscirà senza lo scontrino in mano. Con il leghista in studio pronto a dire che bisogna combattere l’evasione. Possibilmente solo al sud.

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