giovedì 23 febbraio 2012

Ladri di biciclette in Liguria, dal team campano appiedato un appello: "Aiutateci a ritrovarle. Siamo piccoli e non siamo assicurati"

ENOVA - Sabato 18 febbraio, 49esimo Trofeo Laigueglia di ciclismo, classica di apertura. E c'è chi all'arrivo festeggia, Moreno Moser primo in contropiede, e chi si incredibilmente si duole già prima di partire. Sono i ragazzi - quattro italiani, tre croati ed un inglese - del Team Meridiana-Kamen, l'unica formazione professionistica di matrice societaria campana - «anzi del Sud intero», come sottolinea il manager salernitano Giallorenzo -, a cui nottetempo i soliti ignoti hanno rubato le bici personali dal motor-home. Nel piazzale antistante l'Hotel Raffy, Diano Marina.

Senza biciclette di scorta, un paio di atleti hanno gareggiato con le bici fornite cortesemente da altre squadre e dal cambio ruote, «ma sai, pedalare su un telaio diverso per un ciclista è come per un podista correre con le scarpette di un numero diverso».

Mentre gli altri sono rimasti forzatamente a piedi. «Noi, piccoli come siamo, non siamo mica assicurati contro il furto, fra l'altro», precisa uno sconsolato Giallorenzo. «E comprarne altre non è tantomeno un investimento alla portata di una squadra costruita sulla passione e sul sacrificio personale, come la nostra».

«Chiedo al Mattino di pubblicare un appello perché chi ha visto o sa qualcosa ci aiuti a ritrovarle, anche per solidarietà con i nostri due atleti campani, Cesaro e Giallorenzo, che portano in giro per il mondo il ciclismo della nostra regione». E senza bici, ovviamente, non hanno più sogni. Nemmeno per loro.

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