giovedì 23 febbraio 2012

Il racconto choc di Diego, tifoso del Napoli aggredito a Firenze in compagnia della sua fidanzata: "Notte da incubo"

Un incubo. La gioia per la vittoria del loro Napoli sfumata in un istante. Diego e Margherita, napoletani dei paesi vesuviani, hanno vissuto attimi di terrore dopo la gara tra gli azzurri e la Fiorentina. I due fidanzati, tifosi del Napoli, sono stati aggrediti da tifosi viola, due dei quali arrestati all'indomani del match con il Napoli per aver colpito duramente un altro sostenitore che ha riportato anche danni importanti all'occhio e al setto nasale. "Usciti dallo stadio - racconta Bruno - siamo stati accerchiati da un gruppetto di tifosi della Fiorentina. Io avevo parcheggiato l'auto alle spalle della Fiesole, perché avevo amici che erano nella curva della Fiorentina e ci siamo divisi solo all'esterno dello stadio. Eravamo su strada Manfredo Fanti e lì ci hanno avvicinato. Eppure, avevamo preso tutte le precauzioni del caso, non avevamo nulla addosso oggetti che potessero far capire che eravamo tifosi del Napoli, io indossavo un cappello di Amsterdam".

Gli attimi sono stati terribili: "Io e Margherita - continua Diego - non parlavamo neanche tra noi. Quando ci hanno avvicinato hanno iniziato a farci domande, a provocarci per sentire il nostro accento e noi cercavamo di non parlare, poi hanno iniziato quasi ad aggredirmi e la mia fidanzata urlava, forse quello li ha un po' frenati e alla fine me la sono cavata con uno schiaffo. A lei non hanno fatto nulla, ma si è spaventata comunque".

Il giovane, originario dei paesi vesuviani, racconta l'assurdità della situazione: "La strada sulla quale siamo stati aggrediti è abbastanza grande, c'era una volante della polizia che andava avanti e indietro a sirene spiegate, c'erano tanti gruppetti di fiorentini a caccia di napoletani, alla ricerca del contatto; uscivano soprattutto dalle stradine circostanti. Quando hanno smesso di circondarci siamo scappati verso il settore ospiti di nuovo, avevamo il cuore in gola. La polizia ci ha avvicinato, ci ha chiesto se andava tutto bene e noi alla fine abbiamo raggiunto di nuovo il settore dei napoletani, dal quale eravamo usciti circa 45 minuti dopo la fine della partita, e i nostri amici di Firenze ci hanno poi raggiunto lì per ritornare a casa".

Una brutta avventura che non spegne la passione: "Andremo a Parma a seguire il Napoli - conclude Diego - Abbiamo rischiato grosso, ma noi speriamo sempre che nel calcio non ci sia violenza. Devono allontanarsi i facinorosi dagli stadi, non chi va per tifare per la propria squadra".

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