domenica 13 ottobre 2013

Come la Pascale

Oggi mi sento come la Pascale.
Lei ha scoperto che Berlusconi pagava i fagiolini 80 euro al kg, io invece che paghiamo un fagiolone con le nostre vite.
Ovviamente il fagiolone si chiama Berluscone lo sprecone.

sabato 28 settembre 2013

Programma di governo

Punto 1.- Impiccare Berlusconi in una pubblica piazza, confiscare tutti i suoi beni e con i medesimi costituire una nuova IRI.

Punto 2.- Imprigionare tutti i suoi famigliari, domestici (cani inclusi) e fidanzate.

Punto 3.- Cancellare tutti i documenti che lo ricordano

Punto 4.- Sterminare con il gas tutti i deputati del PdL

Punto 5.- Deportare in campi di rieducazione tutti gli elettori del PdL e affini inibendo loro il diritto di elettorato attivo e passivo.


P.S. TERREMOTI E ALLUVIONI IN LOMBARDIA, VENETO ED EMILIA SONO SEMPRE GRADITI.
" Senti che puzza, non si lavano da mesi,stanno arrivando i servi milanesi:
 truffatori senza onestà... un evasore vi ha rubato la dignità!!!!"

(ovviamente non è razzismo, ma solo sano sfottò nordico).

mercoledì 26 giugno 2013

Piccola soddisfazione

Il pedofilo è stato condannato, ma evidentemente non basta.

sabato 1 giugno 2013

I BOLOGNESI? SUBUMANI FINO IN FONDO

E' una notizia che devo verificare perché normalmente non seguo le partite di nazionali straniere, ma pare che nel corso di Italia-San Marino i tifosi presenti allo stadio abbiano intonato il coro "Noi non siamo napoletani," nonché canzoncine inneggianti al Vesuvio.

La circostanza non mi scompone più di tanto, laddove anche nel corso di Bologna-Napoli dello scorso campionato furono intonati cori analoghi destando stupore visto che, proprio un anno prima, l'Emilia era stata colpita dal terremoto.

Ebbene, fermo restando che se tale circostanza fosse confermata, ne sarei davvero felice, perché significherebbe che finalmente hanno capito che NOI NON SIAMO ITALIANI nè abbiamo mai voluto esserlo, mi è d'obbligo far presente ai padani che: 1) continuino pure a cantare canzoncine inneggianti al Vesuvio o al terremoto dell'Irpinia del 1980, tanto ultimamente la terra emiliana e il fiume Po ci stanno regalando notevoli soddisfazioni; 2) il Napoli calcio ha sbagliato a donare 500mila euro ai terremotati emiliani e non deve farlo mai più per casi analoghi; 3) bisogna smetterla di manifestare la nostra solidarietà ai subumani.


Il Napoli è grande, alcuni bolognesi molto piccoli.

sorteggio Champions LeagueAngelo Forgione - Il Napoli torna in Champions, viva il Napoli! È la dimensione che meriterebbe la città, è la dimensione che merita appieno la società sportiva calcio. Non c’è squadra in Italia che abbia fatto i progressi del Napoli nell’ultima decade, neanche la Juventus dei due scudetti che veniva da due settimi posti e dalla serie B per nefandezze, non per fallimento.
Il progetto Napoli avanza, è in fieri, e non prevede cedimenti improvvisi. I tifosi azzurri siano orgogliosi e sereni, al di là dei mugugni per le strategie di De Laurentiis e i limiti di Mazzarri. Già, Mazzarri, il vero protagonista di questo progetto, da trattenere a tutti i costi, purché lui sia ancora stimolato dal tentativo di vincere lo scudetto col Napoli e di giocarsi la Champions Legue. Walter è probabilmente il miglior allenatore della storia del Napoli, e di grandi tecnici ce ne sono stati sulla panchina azzurra. Giova ricordare che la mentalità vincente, a prescindere dal fattore campo, è una sua impronta, che ogni giocatore cui lui dà fiducia riesce a offrire il centoventi percento, che il suo staff riesce a ridurre al minimo, quasi nullo) gli infortuni e lo stress fisico. Perdere un tecnico così sarebbe problematico e De Laurentiis lo sa benissimo.
Il Napoli ha ora il dovere di proseguire il rafforzamento per puntare al vero grande obiettivo del prossimo anno: il tricolore. E dovrà provarci con la consapevolezza che la Champions porterà via energie. Ecco perché la panchina dovrà essere lunga e forte, ecco perché questo mercato sarà fondamentale per le ambizioni del Napoli, che di soldi da spendere ne ha. Cavani si o Cavani no? Tutti dicono che ormai sia già altrove ma a me questa vicenda non ha mai appassionato, così come quella di Mazzarri. Il continuo chiacchiericcio è fonte di inchiostro per i quotidiani da vendere e ha stufato. Ogni anno la questione Mazzarri e quella del top-player di turno in partenza agitano le acque. Ma Cavani non è affatto già altrove. Le offerte ci sono ma soddisfano solo il calciatore, non la società. Chi vorrà il matador dovrà assicurare l’intera somma della clausola rescissoria e in caso contrario toccherà al Napoli accontentare il calciatore con un sostanzioso ritocco sull’ingaggio. La partita è tutta qui.
Doveroso uno sguardo al vergognoso comportamento dei tifosi bolognesi, qualche decennio fa gemellati con quelli napoletani. Già lo scorso anno si era capito che anche dalla città delle due torri non c’era più da aspettarsi i tappeti rossi. Erano stati anche più disgustosi di ieri, non perché esultarono ai goal dell’Udinese mentre il Napoli scivolava via dalla zona Champions ma perché, oltre a tutto lo scibile delle nefandezze ascoltate ieri, se la presero pure con San Gennaro. Ieri si sono limitati all’invocazione del Vesuvio, proprio loro cui la terra trema tutt’intorno da un anno. Il Napoli e il Bayern Monaco, la scorsa estate, devolsero centomila euro a testa più l’incasso dell’amichevole disputata ad Arco di Trento (e vinta dal Napoli) a favore delle popolazioni emiliane. Figuriamoci se questi schiavi del malcostume ad ogni costo lo sanno, loro che hanno pure dimenticato che, in una fredda serata d’inverno di quattro anni fa al “San Paolo”, Napoli fu l’unica a ricordare la bandiera Giacomo Bulgarelli. Due numeri 8 giganti rossoblù formati da una quarantina di ragazzi stesi a terra nelle due metà campo, applausi di tutto lo stadio e  striscioni sugli spalti. Da Bologna qualche corretto tifoso ringraziò e qualcuno scrisse anche “noi sportivi rossoblù non dimenticheremo mai la grande umanità del popolo partenopeo”. Lo scorso anno, i tifosi azzurri erano a Parma a ricordare il bolognese-napoletano Lucio Dalla da poco scomparso con due vistosi striscioni e tanta commozione. Te voglio bene assaje e Ciao Lucio, mentre Caruso risuonava in tutto lo stadio “Tardini”. Mi piace pensare che ieri tre urla si siano levate in cielo, quelle di Lucio Dalla: “GOOOOL”. Aveva detto che la cicogna era cieca e che voleva rinascere a Napoli per essere napoletano a tutti gli effetti. Ora può venire con noi in Europa, senza vergognarsi dei suoi concittadini, cantando ‘o surdato nnammurato.

martedì 21 maggio 2013

L'onorevole preferito da Starsandbars ( http://santosepolcro1.blogspot.com )


l vestito bianco indossato dall'ex consigliera regionale della Lombardia non può che evidenziare le forme dirompenti. E così Nicole Minetti si fotografa di schiena e si sfoga su Instagram: "Il mio sedere sembra enorme in bianco". In effetti le curve della fidanzata di Gué Pequeno sembrano lievitare ogni giorno di più: paparazzata per strada con un mini abito molto attillato Nicole cerca di nascondere come può il suo lato b da 10 e lode ma lo sguardo indiscreto dei fotografi la coglie proprio mentre lo tocca con mano.
Nicole Minetti MM 005

lunedì 13 maggio 2013

Berlusconi è innocente

Berlusconi è innocente perché ieri ho visto Canale5 ed è stato dimostrato che è un Martire per la Libertà. Quelle toghe rosse cattive lo stanno solo perseguitando ingiustamente sebbene lui sia sceso in campo solo per salvare l'Italia e fare del bene.

Povero Silvio, lo faranno sicuramente Santo.
Tanto è già Venerato da Tutte le Trotine.

sabato 11 maggio 2013

I cattolici secondo starsanbars - vabdea italiana


EGLI SCRIVE: 

Piccoli cattobuonisti crescono...

E diggiamola !

Purtroppo il Vescovo di Roma sta facendo avvicinare troppi singolarcattolici. Tanti santosubitisti per i quali l' inferno non esiste oppure è vuoto. Anime candide che disdegnano la Liturgia in cambio di tamburelli, schitarrate e mazurke. Con tanto di bandierelle pacifinte e pensierini dolci del tipo: "sono cattolico ma non sopporto la chiesa" (termini da loro scritti in minuscolo...). Riempiendo di dubbi purtroppo tanta gente che, nel solco della Tradizione, in questi anni s'è aggrappata al Beato Giovanni Paolo II Magno prima e poi a quel Meraviglioso Benedetto XVI che Iddio ha voluto regalarci. Papa che spesso è rimasto inascoltato sia dai Cattolici che dalla Curia.
Tanti fedeli alla Tradizione che avrebbero potuto rifugiarsi nel comodo e tranquillo mare della SPIOX, ma che invece hanno scelto la Fedeltà al Magistero. Fedeli spesso insultati come eretici oggi dai santosubitisti e fideisti a causa dei tanti dubbi che Francesco suscita....

NON ME LO DICA, SIGNOR CURATO, PENSI CHE CI SONO PERSINO DEI FINTI AMICI DELLA TRADIZIONI E DEI CATTOLICI AD INTERMITTENZA CHE VOTANO UN PEDOFILO MAFIOSO.
IN CHE MONDO VIVIAMO!

venerdì 3 maggio 2013

Ingaggiate il soldato Blacknights e Vandea Italiana

Se fossi in loro, quando inizierà il casting per la produzione di questo "film", un tentativo per farmi ingaggiare al provino lo farei.


Tutto sommato loro, Starsandbars ( http://santosepolcro1.blogspot.com ) e http://Blacknights1.blogspot.com sono notoriamente dei fan dell' "ONOREVOLE" - come ci tengono a sottolineare - MINETTI, vero archetipo della donna di destra che incarna i LORO valori, e quindi sono più che legittimati a farsi avanti.




Nicole Minetti: "Basta con la politica, girerò un film porno"

"Ho ricevuto una proposta allettante e questa volta non mi tirerò indietro. La politica mi ha dato solo problemi, nessuno mi difende". Ennesima caduta (di stile e di fatto) della consigliera regionale

Nicole Minetti: "Basta con la politica, girerò un film porno"
Canotta nera con davanzale strabordante, pantaloni chiari aderentissimi per mettere in risalto il fisico temprato da estenuanti sessioni politiche, scarpe open toe con il tacco, laMinetti è stata avvistata a Milano mentre andava a fare la spesa, come ogni brava casalinga che si rispetti. Inseguita dai paparazzi, accelera il passo e, poco prima di rincasare in via della Spiga, inciampa nel pavé. Il tacco s'incastra tra un sanpietrino e l'altro e la simpatica consigliera rischia un capitombolo. Ma niente paura, Nicole si regge bene in piedi e riprende la corsa. Nel frattempo, i fotografi ne immortalano il décolleté prorompente.
Ma un' altra caduta -di stile, questa volta, ma ci siamo avvezzi- vede protagonista la Minetti, che in questi giorni pare aver sentito una prepotente vocazione nei confronti della settima arte. L'offerta economica sarebbe davvero notevole ed avrebbe indotto l'ex igienista dentale diBerlusconi, oggi al centro del processo Rubyad accettare un ruolo da portagonista in un film porno. Proprio nei giorni in cui anche Sara Tommasi ha deciso di lanciarsi nell'hard -singolare coincidenza poiché le due hanno condiviso un ex fidanzato, l'imprenditore Simone Giancola -arriva l'indiscrezione rivelata da Diva e Donna. Sì, perchè se nei mitici anni Ottanta erano le attrici hard ad entrare in politica (ricordate laCicciolina nazionale?) oggi sono le consigliere regionali a voler diventare pornostar. Forse la politica italiana sta progressivamente diventando un enorme set a luci rosse? "Basta, mi attaccano tutti. Nessuno mi difende, nemmeno all'interno del PdL - avrebbe dichiarato la Minetti. "Dalla politica ho avuto solo problemi. Adesso mi hanno offerto di girare un porno e voglio accettare". E finalmente vedremo se davvero la bella Nicole senza T-Shirt è ancora meglio.
AGGIORNAMENTI Minetti ha poi dichiarato che il porno per ora non è la sua strada.... staremo a vedere. 

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mercoledì 1 maggio 2013

Al via il governo delle larghe intese

Ancora una volta Berlusconi ha tradito le deboli speranze di Blacknights e Starsandbars facendo eleggere di nuovo il tovarich Napolitano e dando l'assenso alla formazione del governo Letta con i ministri Alfano, De Girolamo e Quagliariello.


Pensate che i nostri beniamini saranno capaci di muovere un accenno critico al caro leader?
Certo che no, altrimenti mica sarebbero le trotine che sono.

mercoledì 17 aprile 2013

Una risata li seppellirà?


Silvio Berlusconi Presidente della Repubblica.

Tra pochi giorni sapremo il successore del comunista che ci siamo dovuti sorbire per sette anni. Nomi incredibili, sono circolati, fino adesso, come Dario Fo, Gino Strada, la Bonino. Tutti di parte, non solo, ma pure con un passato sinistro. 
Eppure, se l' italasia fosse un paese normale, ci sarebbe veramente la persona che potrebbe rappresentare l' equilibrio, ed è Silvio Berlusconi. Uno che avrebbe potuto tranquillamente andarsene dal paese, bazzicando le ville a Bermuda, ad Antigua, volando tra mille comodità, alla faccia dei Prodi, Ingroia, Di Pietro, Gabanelli, Boccasini, Santoro ed altri tipetti del genere.
Ma è rimasto, tra mille attacchi, anche fisici, rimanendo sulle barriccate, incredulo che il PCI abbia messo talmente così salde radici da cambiare solo il nome, ma non il pensiero, gli uomini, l' apparato, nonostante il crollo del Muro di Berlino. Uno che ha sopportato infiniti tradimenti, da Casini a Fini; che ha sopportato accuse infamanti sempre finite nel nulla.
Uno che vanta, alla faccia dei pennivendoli di regime, amicizie internazionali forti; uno che avrebbe risolto la grana dei Nostri Marò da subito; uno che avrebbe tenuto a freno la Germania della Merkel nelle sue assurde pretese anti-italiane.
Ma temo che questa mia speranza, rimarrà un sogno. Perche l' italasia NON è un paese normale, ponendo le sue fondamenta su una pace non condivisa ed una repubblica nata con sospetti elettorali. Ed i comunisti nostrani non cambiano, non cambieranno mai.



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domenica 7 aprile 2013

Separiamoci!

I dati del bilancio del vari ministeri dicono attestano che lo stato coloniale italiano investe al Nord
l'82% delle sue entrate e al Sud il 18%.

In soldoni significa che il SUD mantiene il Nord e che il primo riceve dallo stato meno delle tasse che paga.

Non è tutto: dei  550mila progetti finanziati dall’Europa coi FONDI FAS - fondi che TEORICAMENTE dovrebbero essere destinati tutti ed esclusivamente al Sud - su un totale di 550mila progetti in atto, 405mila vanno al Centro Nord con qualche trucchetto che ne fa apparire povere alcune zone. E non c’entra il Sud che non saprebbe spendere, perché è lo Stato italiano che decide di partecipare alla spesa lì e non altrove.

Così abbiamo paradossi come quello per il quale coi soldi del Sud vengono spesi 300milioni di euro per fare la metropolitana di Torino, una delle 10 città più indebitate d'italia ( delle 10 ben 8 sono al Nord), e mentre per il Sud non ci sono mai soldi per autostrade, treni e aeroporti dignitosi e funzionanti, per il Nord il governo coloniale  spende e spande.

Marco ESPOSITO, assessore alle attività produttive del comune di Napoli, ha affrontato tale tematica in "Separiamoci" individuando - dati alla mano - tutti i motivi per i quali al Sud convenga separarsi, se non altro per trattenere sul territorio le tasse che versa e poi vanno a finire al Nord.

Alcuni dicono che sia stata una provocazione, io invece dico che sia la madre di tutte le soluzioni:
per questo è necessario che parta proprio da Sud  la  proposta per un referendum che chieda la liberazione del popolo meridionale dalla schiavitù, 

una proposta di secessione che obblighi i figli di Trota del Nord, in particolare i bovari della Lega Nord che coi soldi del Sud hanno mangiato da troppo tempo, a chiarire se vogliono continuare a vivere mantenendo una posizione di privilegio con il sangue dei meridionali o vogliono per davvero, come finora hanno sostenuto solo a chiacchiere, la secessione.


A voi la risposta.

sabato 6 aprile 2013

BLACKNIGHTS ( http://blacknights1.blogspot.com ) A FARE AMMUINA e' solo lui.


DA BUON RISORGIMENTALISTA, IL SIGNOR  MASSIMO F. DI BOLOGNA E' MOLTO BRAVO A DIFFONDERE MENZOGNE E, INFATTI, SCRIVE:



"E Napolitano che fa ?
Rispolvera il vecchio ordinamento borbonico, di cui ho già parlato in passato e fa ammuina imponendo una commissione di "saggi" (?) per predisporre quel programma che i partiti non riescono a condividere"

PECCATO CHE SI TRATTI DI UN FALSO STORICO,- OVVERO DI UNA MENZOGNA DIFFUSA DALLA PROPAGANDA SAVOIARDA E DAGLI INGLESI PER SCREDITARE IL GLORIOSO ED EFFICIENTE REGNO DELLE SICILIE.
ORMAI E' UN FATTO CHE SANNO TUTTI e che per conoscere basta cercare su google, ma IL SIG. MASSIMO F., purtroppo,  è un perfetto italiano e, di conseguenza, ignora che a "fare ammuina" erano solo i savoiardi (e i loro eredi al governo) con loro loro burocrazia corrotta e inefficiente nonché con loro sistema fiscale opprimente.

Ad ogni modo, avrei voluto riportare a questo figlio di Trota di Bologna - che farebbe bene a  cimentarsi coi salumi e a smetterla di oltraggiare la storia - un articolo del prof. Gennaro De Crescenzo in cui viene spiegato perfettamente come fu diffusa la suindicata menzogna, ma purtroppo non sono riuscito a reperirlo in internet, per cui dovrò far riferimento a WIKIPEDIA:
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Facite ammuina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Immagine raffigurante il testo, così come oggi stampato e venduto nei mercatini napoletani
Facite Ammuina (pronuncia [faɕiːtə ammui:nə], in napoletano significa fate confusione) è un noto falso storico, spacciato per essere un comando contenuto nelRegolamento da impiegare a bordo dei legni e dei bastimenti della Real Marina del Regno delle Due Sicilie del 1841[1][2][3]. Il testo così recita:

Un falso storico [modifica]


Da sx a dx: un retroammiraglio e un brigadiere della Real Marina del Regno delle Due Sicilie in gran tenuta. Napoli, 1851.
La falsità di questo testo è provata dal fatto che il regolamento della Real Marina del Regno delle Due Sicilie non ha mai annoverato un tale articolo;[1] e che né Di Brocchitto né Bigiarelli risultano menzionati tra gli ufficiali della marina delle Due Sicilie in servizio nel 1841[4] o pochi anni più tardi[5]. Tali cognomi sembrerebbero inoltre del tutto inventati, poiché il primo non trova riscontro in alcun archivio di cognomi italiani, mentre il secondo non fa assolutamente parte dell'onomastica delle Due Sicilie[6]. Infine, anche il grado di "Maresciallo in capo dei legni e dei bastimenti della Real Marina" è completamente inventato, non essendo previsto dai ruoli della Real Marina delle Due Sicilie[7][8].
Ad ulteriore supporto della sua natura di falso, va osservato che il regolamento della Real Marina, come tutti gli atti ufficiali, era redatto in italiano[6][8]. Inoltre, anche l'esame linguistico del testo in napoletano solleva numerosi dubbi circa la sua autenticità, soprattutto a cause dell'uso dell'indicativo per la formulazione degli ordini. Ad esempio, la frase «chilli che stanno abbascio vann' ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann' abbascio», non è correttamente costruita, in quanto andrebbe usata la forma «... jessero ncoppa...». Inoltre, nel XIX secolo l'uso del presente congiuntivo s'aremeni, osservabile nell'ultima frase, era certamente caduto in desuetudine, e sostituito dalla forma ottativa s'ar(r)emenasse[6].
Si tratta quindi di uno dei tanti aneddoti denigratori sulle forze armate borboniche[3][6]. In realtà, la Real Marina del Regno delle Due Sicilie aveva una antichissima tradizione, tanto da avere dato origine nel 1735 alla Real Accademia di Marina, il più antico istituto del genere in Italia[9], la quale avrebbe poi a sua volta dato origine all'Accademia Navale di Livorno. Posta sotto le cure attente dell'ammiraglio inglese John Acton, e costantemente rifornita dai Cantieri navali di Castellammare di Stabia di nuove unità, tra cui numerose navi a vapore, la marina militare napoletana era lo strumento principale di difesa del Regno delle Due Sicilie[10]. L'importanza di tale forza armata per la difesa del Regno è testimoniata dal fatto che la defezione quasi totale delle sue unità durante l'invasione piemontese del Regno delle Due Sicilie, e la successiva sua partecipazione all'Assedio di Gaeta, fu una delle cause strategiche della sconfitta delle truppe borboniche[11][12].
L'efficienza della flotta militare napoletana era tale, che nell'Italia appena unificata, in cui spesso furono estese istituzioni e legislazione del regno di Sardegna, per volontà di Cavour, la Regia Marina adottò invece le uniformi, i gradi e i regolamenti di quella borbonica.[13][14][15]. In particolare, fu l'ammiraglio piemontese Carlo Pellion di Persano a sponsorizzare l'adozione dei regolamenti napoletani anche per la marina piemontese, dato che erano considerati più agili e moderni di quelli usati da quest'ultima[3].

Genesi dell'espressione [modifica]

Sebbene il facite ammuina non nasca affatto da un regolamento della marina borbonica, esso trae origine da un fatto storico realmente accaduto (anche se dopo la nascita dellaRegia Marina italiana). Un ufficiale napoletano, Federico Cafiero (1807 - 1888), passato dalla parte dei piemontesi già durante l'invasione del Regno delle Due Sicilie, venne sorpreso a dormire a bordo della sua nave insieme al suo equipaggio e messo agli arresti da un ammiraglio piemontese, in quanto responsabile dell'indisciplina a bordo. Una volta scontata la pena, l'indisciplinato ufficiale venne rimesso al comando della sua nave dove pensò bene di istruire il proprio equipaggio a "fare ammuina" (ovvero il maggior rumore e confusione possibile) nel caso in cui si fosse ripresentato un ufficiale superiore, con lo scopo di essere avvertito e contemporaneamente di dimostrare l'operosità dell'equipaggio[1][3].

Note [modifica]

  1. ^ a b c R. M. Selvaggi. Facite ammuinaun falsoIl Mattino15 aprile 1995.
  2. ^ Roberto Maria Selvaggi, Il Mattino, 2 ottobre 1994
  3. ^ a b c d Gigi Di Fiore (2004) I vinti del Risorgimento, pag. 265. UTET Editore, Torino.
  4. ^ Ruoli de' generali ed uffiziali attivi e sedentanei del Reale esercito e della Real Marina di sua maestà il re del regno delle Due Sicilie per l'anno 1841. Dalla Reale tipografia di guerra (IS), 1841 - 234 pagine
  5. ^ Ruoli de' generali ed ufficiali attivi e sedentanei del Reale esercito e della Real Marina di sua maestà il re del regno delle Due Sicilie per l'anno 1846. Napoli, Dalla Reale tipografia di guerra, 1846]
  6. ^ a b c d Facite ammuina i mille suoni di una civiltà. Napoli.com. Accesso il 10 febbraio 2013
  7. ^ I gradi degli ufficiali superiori erano, in ordine crescente di importanza, Retro Ammiraglio, Vice Ammiraglio, Ammiraglio. Il grado di Maresciallo era contemplato solo per ufficiali dell'Esercito delle Due Sicilie, con equivalenza a quello di Retro Ammiraglio.
  8. ^ a b Ordinanze della real marina del regno delle Due Sicilie del 1818, Parte 1,Volume 1, pag. 15, 1856. Accesso il 7 febbraio 2013
  9. ^ Ruello Majolo (1994) L'accademia borbonica della Real Marina delle Due Sicilie, Associazione Nazionale Nunziatella.
  10. ^ Lamberto Radogna, Storia della Marina Militare delle Due Sicilie (1734-1860), Mursia 1978
  11. ^ Harold Acton (1997) Gli Ultimi Borboni di Napoli: 1825/1861. Giunti Editore - 643 pagine.
  12. ^ Gigi Di Fiore (2004) I vinti del Risorgimento, pag. 44. UTET Editore, Torino.
  13. ^ (ITL'assedio di Gaeta. Libreria Alges
  14. ^ (ITLa Regia Marina: le origini. La Regia Marina
  15. ^ Recensione del volume di Antonio Formicola e Claudio Romano (2005) Storia della Marina da Guerra dei Borbone di Napoli. Ufficio Storico della Marina Militare, Tomo I-II

Bibliografia [modifica]

  • Antonio Formicola e Claudio Romano, Storia della Marina da Guerra dei Borbone di Napoli, Ufficio Storico della Marina Militare, Tomo I-II, 2005
  • Nicola Forte, Viaggio nella memoria persa del Regno delle Due Sicilie. La storia, i fatti, i fattarielli, ed. Imagaenaria, Ischia, 2007, ISBN 888914470X
  • Arturo De Cillis, Quando i Borbone ordinavano: FACITE AMMUINA! Spunti per un'azione di disconoscimento di paternità, ed. GDS - Edizioni & Tecnologie, Napoli, 2000, ISBN 88-86958-01-6
  • Achille della Ragione, Facite ammuina le mille voci di una civiltà, in La napoletanità nella storia dell'arte, Napoli, 2011

VANDEA ITALIANA E NAPOLITANO

STARSANDBARS SCRIVE:

"Ufficiale: per il Quirinale il voto degli italiani è inutile.
Per la seconda volta, come era successo con il governo tecnico di Monti voluto al posto di quello scelto dagli italiani (Berlusconi), Napolitano ha deciso che il voto (o non voto...) degli italiani sia inutile. Ed invece di decidere per nuove elezioni (con i sondaggi che vedono nuovamente il PdL in testa...), ha deciso per un pateracchio di cui ancor oggi si capisce ben poco, affidando a "saggi" (!?!) ulteriori perdite di tempo. Con una pseudo reggenza di un Monti strasfiduciato.
Se tutto questo non ha profumo di golpe, poco ci manca..."

PER CORTESIA, 

QUALCUNO GLI DICA CHE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON PUO' SCIOGLIERE LE CAMERE A MENO DI SEI MESI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO!

VANDEAITALIANA E BATTIATO

RIPORTO FEDELMENTE:

"Il cantante siciliano, dopo essere entrato nella giunta siciliana dell' attivista omosessuale Crocetta ha ieri dichiarato: "È certo che la destra italiana è una cosa che non appartiene agli esseri umani". Colpito da improvvisa amnesia, probabilmente. Come sono lontani i tempi di quando ammirava Renè Guenon e Georges Ivanovic Gurdjieff ! Come sono lontani i tempi in cui il critico musicale della Stampa, Gianfranco Manfredi lo poneva all' indice per il disco L' Arca di Noè, scrivendo: "E' un vero Bignami di stimabilissima cultura da Nuova Destra. Gli ammiccamenti si sprecano: si ritorna a parlare di chi -scappa in occidente- , degli appelli di Radio Varsavia, si mette in prima fila -l' imperialismo degli invasori russi- " ! Come sono lontani i tempi per la sfrenata ammirazione per Federico II espressa in un' opera musicale (Il Cavaliere dell' Intelletto) !
Come commentare ? Con un celebre aforisma proprio di Gurdjieff: "La gente finge di sapere qualsiasi cosa su Dio, sulla vita futura, l'universo, le origini dell'uomo, l'evoluzione; ma, in realtà, non sa nulla, neppure su se stessa. E ogni volta che uno parla di qualcosa che non sa come se la sapesse, mente."

VOLENDO TRALASCIARE LO STILE OSCENO IN CUI SCRIVE, LA DOMANDA SORGE SPONTANEA: 

COS'è CHE NON GLI E' CHIARO DELLA FRASE "LA DESTRA ITALIANA E' UNA COSA CHE NON APPARTIENE AGLI ESSERI UMANI"?


QUALE CONCETTO GLI SFUGGE?
ITALIANA?
DESTRA?
O ESSERI UMANI?


Ad ogni modo è meglio che il sig. VandeaItaliana lasci stare in santa pace Federico II e Guenòn -  che non erano né italiani né dei papponi pedofili e mafiosi - e  pensi piuttosto alle sue onorevoli troie
(o escort, o prostitute, o...."showgirls", tanto la professione da loro esercitata a spese del contribuente è sempre quella)  fatte eleggere a spese del contribuente come ci ha ricordato un grande come Battiato.