domenica 7 aprile 2013

Separiamoci!

I dati del bilancio del vari ministeri dicono attestano che lo stato coloniale italiano investe al Nord
l'82% delle sue entrate e al Sud il 18%.

In soldoni significa che il SUD mantiene il Nord e che il primo riceve dallo stato meno delle tasse che paga.

Non è tutto: dei  550mila progetti finanziati dall’Europa coi FONDI FAS - fondi che TEORICAMENTE dovrebbero essere destinati tutti ed esclusivamente al Sud - su un totale di 550mila progetti in atto, 405mila vanno al Centro Nord con qualche trucchetto che ne fa apparire povere alcune zone. E non c’entra il Sud che non saprebbe spendere, perché è lo Stato italiano che decide di partecipare alla spesa lì e non altrove.

Così abbiamo paradossi come quello per il quale coi soldi del Sud vengono spesi 300milioni di euro per fare la metropolitana di Torino, una delle 10 città più indebitate d'italia ( delle 10 ben 8 sono al Nord), e mentre per il Sud non ci sono mai soldi per autostrade, treni e aeroporti dignitosi e funzionanti, per il Nord il governo coloniale  spende e spande.

Marco ESPOSITO, assessore alle attività produttive del comune di Napoli, ha affrontato tale tematica in "Separiamoci" individuando - dati alla mano - tutti i motivi per i quali al Sud convenga separarsi, se non altro per trattenere sul territorio le tasse che versa e poi vanno a finire al Nord.

Alcuni dicono che sia stata una provocazione, io invece dico che sia la madre di tutte le soluzioni:
per questo è necessario che parta proprio da Sud  la  proposta per un referendum che chieda la liberazione del popolo meridionale dalla schiavitù, 

una proposta di secessione che obblighi i figli di Trota del Nord, in particolare i bovari della Lega Nord che coi soldi del Sud hanno mangiato da troppo tempo, a chiarire se vogliono continuare a vivere mantenendo una posizione di privilegio con il sangue dei meridionali o vogliono per davvero, come finora hanno sostenuto solo a chiacchiere, la secessione.


A voi la risposta.

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