mercoledì 17 aprile 2013

Una risata li seppellirà?


Silvio Berlusconi Presidente della Repubblica.

Tra pochi giorni sapremo il successore del comunista che ci siamo dovuti sorbire per sette anni. Nomi incredibili, sono circolati, fino adesso, come Dario Fo, Gino Strada, la Bonino. Tutti di parte, non solo, ma pure con un passato sinistro. 
Eppure, se l' italasia fosse un paese normale, ci sarebbe veramente la persona che potrebbe rappresentare l' equilibrio, ed è Silvio Berlusconi. Uno che avrebbe potuto tranquillamente andarsene dal paese, bazzicando le ville a Bermuda, ad Antigua, volando tra mille comodità, alla faccia dei Prodi, Ingroia, Di Pietro, Gabanelli, Boccasini, Santoro ed altri tipetti del genere.
Ma è rimasto, tra mille attacchi, anche fisici, rimanendo sulle barriccate, incredulo che il PCI abbia messo talmente così salde radici da cambiare solo il nome, ma non il pensiero, gli uomini, l' apparato, nonostante il crollo del Muro di Berlino. Uno che ha sopportato infiniti tradimenti, da Casini a Fini; che ha sopportato accuse infamanti sempre finite nel nulla.
Uno che vanta, alla faccia dei pennivendoli di regime, amicizie internazionali forti; uno che avrebbe risolto la grana dei Nostri Marò da subito; uno che avrebbe tenuto a freno la Germania della Merkel nelle sue assurde pretese anti-italiane.
Ma temo che questa mia speranza, rimarrà un sogno. Perche l' italasia NON è un paese normale, ponendo le sue fondamenta su una pace non condivisa ed una repubblica nata con sospetti elettorali. Ed i comunisti nostrani non cambiano, non cambieranno mai.



AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAAHAHAHAHHAAHAHAHAHHAHAHAAHAHAHAHHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAAHHAAHAHAHHAAHHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAAHAHAHAHHAAHAHAHAHHAHAHAAHAHAHAHHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAAHHAAHAHAHHAAHHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAAHAHAHAHHAAHAHAHAHHAHAHAAHAHAHAHHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAAHHAAHAHAHHAAHHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAAHAHAHAHHAAHAHAHAHHAHAHAAHAHAHAHHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAAHHAAHAHAHHAAHHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAAHAHAHAHHAAHAHAHAHHAHAHAAHAHAHAHHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAAHHAAHAHAHHAAHHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAAHAHAHAHHAAHAHAHAHHAHAHAAHAHAHAHHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAAHHAAHAHAHHAAHHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHA





domenica 7 aprile 2013

Separiamoci!

I dati del bilancio del vari ministeri dicono attestano che lo stato coloniale italiano investe al Nord
l'82% delle sue entrate e al Sud il 18%.

In soldoni significa che il SUD mantiene il Nord e che il primo riceve dallo stato meno delle tasse che paga.

Non è tutto: dei  550mila progetti finanziati dall’Europa coi FONDI FAS - fondi che TEORICAMENTE dovrebbero essere destinati tutti ed esclusivamente al Sud - su un totale di 550mila progetti in atto, 405mila vanno al Centro Nord con qualche trucchetto che ne fa apparire povere alcune zone. E non c’entra il Sud che non saprebbe spendere, perché è lo Stato italiano che decide di partecipare alla spesa lì e non altrove.

Così abbiamo paradossi come quello per il quale coi soldi del Sud vengono spesi 300milioni di euro per fare la metropolitana di Torino, una delle 10 città più indebitate d'italia ( delle 10 ben 8 sono al Nord), e mentre per il Sud non ci sono mai soldi per autostrade, treni e aeroporti dignitosi e funzionanti, per il Nord il governo coloniale  spende e spande.

Marco ESPOSITO, assessore alle attività produttive del comune di Napoli, ha affrontato tale tematica in "Separiamoci" individuando - dati alla mano - tutti i motivi per i quali al Sud convenga separarsi, se non altro per trattenere sul territorio le tasse che versa e poi vanno a finire al Nord.

Alcuni dicono che sia stata una provocazione, io invece dico che sia la madre di tutte le soluzioni:
per questo è necessario che parta proprio da Sud  la  proposta per un referendum che chieda la liberazione del popolo meridionale dalla schiavitù, 

una proposta di secessione che obblighi i figli di Trota del Nord, in particolare i bovari della Lega Nord che coi soldi del Sud hanno mangiato da troppo tempo, a chiarire se vogliono continuare a vivere mantenendo una posizione di privilegio con il sangue dei meridionali o vogliono per davvero, come finora hanno sostenuto solo a chiacchiere, la secessione.


A voi la risposta.

sabato 6 aprile 2013

BLACKNIGHTS ( http://blacknights1.blogspot.com ) A FARE AMMUINA e' solo lui.


DA BUON RISORGIMENTALISTA, IL SIGNOR  MASSIMO F. DI BOLOGNA E' MOLTO BRAVO A DIFFONDERE MENZOGNE E, INFATTI, SCRIVE:



"E Napolitano che fa ?
Rispolvera il vecchio ordinamento borbonico, di cui ho già parlato in passato e fa ammuina imponendo una commissione di "saggi" (?) per predisporre quel programma che i partiti non riescono a condividere"

PECCATO CHE SI TRATTI DI UN FALSO STORICO,- OVVERO DI UNA MENZOGNA DIFFUSA DALLA PROPAGANDA SAVOIARDA E DAGLI INGLESI PER SCREDITARE IL GLORIOSO ED EFFICIENTE REGNO DELLE SICILIE.
ORMAI E' UN FATTO CHE SANNO TUTTI e che per conoscere basta cercare su google, ma IL SIG. MASSIMO F., purtroppo,  è un perfetto italiano e, di conseguenza, ignora che a "fare ammuina" erano solo i savoiardi (e i loro eredi al governo) con loro loro burocrazia corrotta e inefficiente nonché con loro sistema fiscale opprimente.

Ad ogni modo, avrei voluto riportare a questo figlio di Trota di Bologna - che farebbe bene a  cimentarsi coi salumi e a smetterla di oltraggiare la storia - un articolo del prof. Gennaro De Crescenzo in cui viene spiegato perfettamente come fu diffusa la suindicata menzogna, ma purtroppo non sono riuscito a reperirlo in internet, per cui dovrò far riferimento a WIKIPEDIA:
------------------------


Facite ammuina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Immagine raffigurante il testo, così come oggi stampato e venduto nei mercatini napoletani
Facite Ammuina (pronuncia [faɕiːtə ammui:nə], in napoletano significa fate confusione) è un noto falso storico, spacciato per essere un comando contenuto nelRegolamento da impiegare a bordo dei legni e dei bastimenti della Real Marina del Regno delle Due Sicilie del 1841[1][2][3]. Il testo così recita:

Un falso storico [modifica]


Da sx a dx: un retroammiraglio e un brigadiere della Real Marina del Regno delle Due Sicilie in gran tenuta. Napoli, 1851.
La falsità di questo testo è provata dal fatto che il regolamento della Real Marina del Regno delle Due Sicilie non ha mai annoverato un tale articolo;[1] e che né Di Brocchitto né Bigiarelli risultano menzionati tra gli ufficiali della marina delle Due Sicilie in servizio nel 1841[4] o pochi anni più tardi[5]. Tali cognomi sembrerebbero inoltre del tutto inventati, poiché il primo non trova riscontro in alcun archivio di cognomi italiani, mentre il secondo non fa assolutamente parte dell'onomastica delle Due Sicilie[6]. Infine, anche il grado di "Maresciallo in capo dei legni e dei bastimenti della Real Marina" è completamente inventato, non essendo previsto dai ruoli della Real Marina delle Due Sicilie[7][8].
Ad ulteriore supporto della sua natura di falso, va osservato che il regolamento della Real Marina, come tutti gli atti ufficiali, era redatto in italiano[6][8]. Inoltre, anche l'esame linguistico del testo in napoletano solleva numerosi dubbi circa la sua autenticità, soprattutto a cause dell'uso dell'indicativo per la formulazione degli ordini. Ad esempio, la frase «chilli che stanno abbascio vann' ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann' abbascio», non è correttamente costruita, in quanto andrebbe usata la forma «... jessero ncoppa...». Inoltre, nel XIX secolo l'uso del presente congiuntivo s'aremeni, osservabile nell'ultima frase, era certamente caduto in desuetudine, e sostituito dalla forma ottativa s'ar(r)emenasse[6].
Si tratta quindi di uno dei tanti aneddoti denigratori sulle forze armate borboniche[3][6]. In realtà, la Real Marina del Regno delle Due Sicilie aveva una antichissima tradizione, tanto da avere dato origine nel 1735 alla Real Accademia di Marina, il più antico istituto del genere in Italia[9], la quale avrebbe poi a sua volta dato origine all'Accademia Navale di Livorno. Posta sotto le cure attente dell'ammiraglio inglese John Acton, e costantemente rifornita dai Cantieri navali di Castellammare di Stabia di nuove unità, tra cui numerose navi a vapore, la marina militare napoletana era lo strumento principale di difesa del Regno delle Due Sicilie[10]. L'importanza di tale forza armata per la difesa del Regno è testimoniata dal fatto che la defezione quasi totale delle sue unità durante l'invasione piemontese del Regno delle Due Sicilie, e la successiva sua partecipazione all'Assedio di Gaeta, fu una delle cause strategiche della sconfitta delle truppe borboniche[11][12].
L'efficienza della flotta militare napoletana era tale, che nell'Italia appena unificata, in cui spesso furono estese istituzioni e legislazione del regno di Sardegna, per volontà di Cavour, la Regia Marina adottò invece le uniformi, i gradi e i regolamenti di quella borbonica.[13][14][15]. In particolare, fu l'ammiraglio piemontese Carlo Pellion di Persano a sponsorizzare l'adozione dei regolamenti napoletani anche per la marina piemontese, dato che erano considerati più agili e moderni di quelli usati da quest'ultima[3].

Genesi dell'espressione [modifica]

Sebbene il facite ammuina non nasca affatto da un regolamento della marina borbonica, esso trae origine da un fatto storico realmente accaduto (anche se dopo la nascita dellaRegia Marina italiana). Un ufficiale napoletano, Federico Cafiero (1807 - 1888), passato dalla parte dei piemontesi già durante l'invasione del Regno delle Due Sicilie, venne sorpreso a dormire a bordo della sua nave insieme al suo equipaggio e messo agli arresti da un ammiraglio piemontese, in quanto responsabile dell'indisciplina a bordo. Una volta scontata la pena, l'indisciplinato ufficiale venne rimesso al comando della sua nave dove pensò bene di istruire il proprio equipaggio a "fare ammuina" (ovvero il maggior rumore e confusione possibile) nel caso in cui si fosse ripresentato un ufficiale superiore, con lo scopo di essere avvertito e contemporaneamente di dimostrare l'operosità dell'equipaggio[1][3].

Note [modifica]

  1. ^ a b c R. M. Selvaggi. Facite ammuinaun falsoIl Mattino15 aprile 1995.
  2. ^ Roberto Maria Selvaggi, Il Mattino, 2 ottobre 1994
  3. ^ a b c d Gigi Di Fiore (2004) I vinti del Risorgimento, pag. 265. UTET Editore, Torino.
  4. ^ Ruoli de' generali ed uffiziali attivi e sedentanei del Reale esercito e della Real Marina di sua maestà il re del regno delle Due Sicilie per l'anno 1841. Dalla Reale tipografia di guerra (IS), 1841 - 234 pagine
  5. ^ Ruoli de' generali ed ufficiali attivi e sedentanei del Reale esercito e della Real Marina di sua maestà il re del regno delle Due Sicilie per l'anno 1846. Napoli, Dalla Reale tipografia di guerra, 1846]
  6. ^ a b c d Facite ammuina i mille suoni di una civiltà. Napoli.com. Accesso il 10 febbraio 2013
  7. ^ I gradi degli ufficiali superiori erano, in ordine crescente di importanza, Retro Ammiraglio, Vice Ammiraglio, Ammiraglio. Il grado di Maresciallo era contemplato solo per ufficiali dell'Esercito delle Due Sicilie, con equivalenza a quello di Retro Ammiraglio.
  8. ^ a b Ordinanze della real marina del regno delle Due Sicilie del 1818, Parte 1,Volume 1, pag. 15, 1856. Accesso il 7 febbraio 2013
  9. ^ Ruello Majolo (1994) L'accademia borbonica della Real Marina delle Due Sicilie, Associazione Nazionale Nunziatella.
  10. ^ Lamberto Radogna, Storia della Marina Militare delle Due Sicilie (1734-1860), Mursia 1978
  11. ^ Harold Acton (1997) Gli Ultimi Borboni di Napoli: 1825/1861. Giunti Editore - 643 pagine.
  12. ^ Gigi Di Fiore (2004) I vinti del Risorgimento, pag. 44. UTET Editore, Torino.
  13. ^ (ITL'assedio di Gaeta. Libreria Alges
  14. ^ (ITLa Regia Marina: le origini. La Regia Marina
  15. ^ Recensione del volume di Antonio Formicola e Claudio Romano (2005) Storia della Marina da Guerra dei Borbone di Napoli. Ufficio Storico della Marina Militare, Tomo I-II

Bibliografia [modifica]

  • Antonio Formicola e Claudio Romano, Storia della Marina da Guerra dei Borbone di Napoli, Ufficio Storico della Marina Militare, Tomo I-II, 2005
  • Nicola Forte, Viaggio nella memoria persa del Regno delle Due Sicilie. La storia, i fatti, i fattarielli, ed. Imagaenaria, Ischia, 2007, ISBN 888914470X
  • Arturo De Cillis, Quando i Borbone ordinavano: FACITE AMMUINA! Spunti per un'azione di disconoscimento di paternità, ed. GDS - Edizioni & Tecnologie, Napoli, 2000, ISBN 88-86958-01-6
  • Achille della Ragione, Facite ammuina le mille voci di una civiltà, in La napoletanità nella storia dell'arte, Napoli, 2011

VANDEA ITALIANA E NAPOLITANO

STARSANDBARS SCRIVE:

"Ufficiale: per il Quirinale il voto degli italiani è inutile.
Per la seconda volta, come era successo con il governo tecnico di Monti voluto al posto di quello scelto dagli italiani (Berlusconi), Napolitano ha deciso che il voto (o non voto...) degli italiani sia inutile. Ed invece di decidere per nuove elezioni (con i sondaggi che vedono nuovamente il PdL in testa...), ha deciso per un pateracchio di cui ancor oggi si capisce ben poco, affidando a "saggi" (!?!) ulteriori perdite di tempo. Con una pseudo reggenza di un Monti strasfiduciato.
Se tutto questo non ha profumo di golpe, poco ci manca..."

PER CORTESIA, 

QUALCUNO GLI DICA CHE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON PUO' SCIOGLIERE LE CAMERE A MENO DI SEI MESI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO!

VANDEAITALIANA E BATTIATO

RIPORTO FEDELMENTE:

"Il cantante siciliano, dopo essere entrato nella giunta siciliana dell' attivista omosessuale Crocetta ha ieri dichiarato: "È certo che la destra italiana è una cosa che non appartiene agli esseri umani". Colpito da improvvisa amnesia, probabilmente. Come sono lontani i tempi di quando ammirava Renè Guenon e Georges Ivanovic Gurdjieff ! Come sono lontani i tempi in cui il critico musicale della Stampa, Gianfranco Manfredi lo poneva all' indice per il disco L' Arca di Noè, scrivendo: "E' un vero Bignami di stimabilissima cultura da Nuova Destra. Gli ammiccamenti si sprecano: si ritorna a parlare di chi -scappa in occidente- , degli appelli di Radio Varsavia, si mette in prima fila -l' imperialismo degli invasori russi- " ! Come sono lontani i tempi per la sfrenata ammirazione per Federico II espressa in un' opera musicale (Il Cavaliere dell' Intelletto) !
Come commentare ? Con un celebre aforisma proprio di Gurdjieff: "La gente finge di sapere qualsiasi cosa su Dio, sulla vita futura, l'universo, le origini dell'uomo, l'evoluzione; ma, in realtà, non sa nulla, neppure su se stessa. E ogni volta che uno parla di qualcosa che non sa come se la sapesse, mente."

VOLENDO TRALASCIARE LO STILE OSCENO IN CUI SCRIVE, LA DOMANDA SORGE SPONTANEA: 

COS'è CHE NON GLI E' CHIARO DELLA FRASE "LA DESTRA ITALIANA E' UNA COSA CHE NON APPARTIENE AGLI ESSERI UMANI"?


QUALE CONCETTO GLI SFUGGE?
ITALIANA?
DESTRA?
O ESSERI UMANI?


Ad ogni modo è meglio che il sig. VandeaItaliana lasci stare in santa pace Federico II e Guenòn -  che non erano né italiani né dei papponi pedofili e mafiosi - e  pensi piuttosto alle sue onorevoli troie
(o escort, o prostitute, o...."showgirls", tanto la professione da loro esercitata a spese del contribuente è sempre quella)  fatte eleggere a spese del contribuente come ci ha ricordato un grande come Battiato.