martedì 6 marzo 2012

"Non compreremo prodotti del Nord": gli albergatori della costiera amalfitana in rivolta.

Gli albergatori della Costiera Amalfitana in rivolta
Altro che Unità d’Italia nell’anno delle celebrazioni per il centocinquantesimo anniversario. Nel cuore dell’unità, Roma, capitale d’Italia in questi giorni c’è una forza di governo che di paese unito ha una concezione tutta sua. Perché mentre Napoli e la Campania soffocano tra l’immondizia, ci sono ministri di questo governo che guardano l’Italia da Roma (esclusa la capitale, con molta probabilità) in su. L’emergenza rifiuti, altro non ha mostrato, in questo momento che un altro grande problema strutturale, o meglio la volontà di alcuni: abbandonare il sud in maniera incondizionata (sui problemi)ma nello stesso tempo utilizzarlo (per far soldi).

E mentre i cumoli d’immondizia fanno brutta mostra su network e giornali nazionali ed internazionali dalla Costiera Amalfitana arriva l’ultimatum: «Se la Lega blocca il decreto per superare l’emergenza rifiuti, noi bloccheremo l’acquisto dei prodotti dell’aziende del nord per le nostre strutture alberghiere e ricettive». La provocazione giunge direttamente da Positano, uno dei luoghi simbolo del turismo in Italia. A firmarla è Gian Maria Talamo, albergatore e presidente del consorzio Positano Life Style. «Noi al sud siamo il mercato del nord. Noi al sud acquistiamo molto tra beni e servizi dalle industrie del nord. Ed ora non siamo più disposti a sopportare che la Lega impedisca l’attuazione di un decreto». Talamo non ha dubbi ed è pronto a dichiarare davvero guerra ai leghisti. Sì, perché per il presidente del consorzio Positano Life Style è «tutta colpa di Bossi e company». Ma sgombriamo subito in campo. Al momento la Costiera Amalfitana non soffre dell’emergenza rifiuti. Almeno per ora. Da tempo, ormai, l’immagine della Divina è completamente slegata da quella prettamente partenopea che sta mostrando il peggio di se a livello nazionale ed internazionale. Ma per Talamo, seppur «il problema non toccherebbe Positano e la sua immagine non possiamo tirarci fuori. C’è un disagio ed una problematica enorme che va affrontata e risolta con il contributo di tutti». Tra l’altro, ricorda Talamo: «Sappiamo benissimo che ci sono responsabilità gravissime di molte aziende del nord in questa situazione». Insomma il concetto dell’albergatore è abbastanza chiaro:«Noi siamo il primo vostro mercato, voi avete responsabilità, voi governate (ricordiamo Bossi, Maroni e Calderoli sono ministri di questo governo, ndr) ma noi dobbiamo favorire i vostri affari economici, acquistano beni e servizi per le nostre aziende». Per Talamo, dunque, «Ora basta. Che ci sia una posizione netta. Non solo dalla Costiera Amalfitana ma da tutto il sud». «Se la Lega Nord – prosegue l’albergatore di Positano – dovesse impedire l’attuazione del decreto credo che allora sarebbe doveroso da parte di tutti noi avviare una campagna di sensibilizzazione al boicottaggio totale di tutti i prodotti industriali del nord Italia. Noi albergatori tra servizio cortesia e prodotti per la prima colazione, per esempio, ne consumiamo parecchi, ma in generale il sud Italia è il mercato principale per le aziende del nord. L’unica arma che ci rimarrebbe sarebbe questa e credo che le condizioni per attuarla ci siano tutte. Il sud prima è stato terra di conquista, poi un limone da spremere, poi una discarica di tutti i rifiuti tossici e radioattivi del nord italia e ora diventa zavorra. La misura è colma. Oramai non è più una questione di destra o sinistra, è evidente che è una questione nord-sud».

da:www.dauniaduesicilie.tk

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