martedì 6 marzo 2012

Nel Bresciano ventimila «case fantasma»

L'INDAGINE. Individuate dall'Agenzia delle Entrate con le nuove tecnologie. La rendita catastale accertata di questi immobili nella nostra provincia è di oltre 16 milioni. Le costruzioni abusive proliferano non soltanto al Sud, anzi: Enna e Caltanissetta ne hanno meno di noi
06/03/2012 E-MAILPRINT


Brescia. Dal cielo, con le nuove tecnologie, sono stati individuati 2 milioni 228.143 immobili fantasma nel nostro Paese, per un totale di rendita catastale finora accertata di 817 milioni di euro e rotti. Nel Bresciano gli immobili sono 20.077, per una rendita di oltre 16 milioni.
I numeri, determinati al 31 dicembre 2011, sono stati resi noti dall'Agenzia delle Entrate, che ha ricavato la scoperta dalla sovrapposizione delle ortofoto aeree ad alta risoluzione alla cartografia catastale. Mettendo a confronto le particelle di terreno, si è verificato che comparivano costruzioni non presenti nelle mappe e nelle banche dati del Catasto. Lì è iniziato il lavoro di accertamento che è stato quasi completato: mancano solo 368mila particelle che saranno analizzate nel primo semestre del 2012. Sono stati individuati 893.675 fabbricati con rendita; 856.846 particelle non richiedevano accatastamento, mentre su 108.958 si faranno altri controlli in collaborazione con gli enti locali. La stima è un maggior gettito per l'erario di 472 milioni, 356 in Imu, 110 in Irpef, 6 di imposta di registro sui canoni di locazione.
«QUESTO straordinario risultato è stato raggiunto grazie alle innovazioni della tecnica e all'impegno profuso dal personale», commenta il direttore dell'Agenzia del Territorio Gabriella Alemanno, che ringrazia per la collaborazione gli Ordini professionali. «Gli accertamenti sono utili per l'azione di contrasto all'evasione fiscale e sono un passo significativo verso la sinergia di battaglia fra l'amministrazione centrale e le decentrate, entrambe destinatarie di tributi immobiliari», aggiunge Fabrizia Lapecorella, direttore generale delle Finanze.
IN LOMBARDIA le particelle sospette più numerose sono state scovate nel Varesotto, oltre 37mila, seguito dalla provincia di Pavia con oltre 31mila e dalla Bergamasca con quasi 27mila. Il Bresciano si piazza al quarto posto con 20.077 particelle, 8.671 con fabbricati da rendita, 8.948 da non denunciare, 543 non ancora ben visualizzate. Ne restano da approfondire 1.915. Insomma, la convinzione che le costruzioni abusive realizzate di corsa nottetempo, con i familiari riuniti per arrivare al tetto prima di mattina, siano una esclusiva del Mezzogiorno non regge più. Caltanisetta o Enna ne hanno meno di noi. Però Palermo vanta un bel 62.868 particelle spiate contro le 11.014 di Milano. Nel Salernitano, la zona di gran lunga peggiore, sono 105.228, il doppio di Napoli. Anche la capitale non scherza con 68.764, e sono 61.672 a Cosenza, 54.361 a Lecce, 50.740 a Catania. Fra le province più virtuose compaiono Sondrio con 1.675, Verbania con 1.895, Biella con 2.340, Belluno con 3.678. Mancano, uniche in Italia, le province autonome di Trento e Bolzano. Naturalmente sulle cifre assolute pesa anche la dimensione territoriale, ma questa non suona ugualmente a discolpa dei bresciani, con più fantasmi dei milanesi. E veniamo alla quantificazione valoriale che i mattoni smascherati bresciani porteranno alle agenzie preposte, senza contare gli arretrati tributari previsti dalla legge. Le abitazioni scoperte, 3.837, hanno una rendita catastale di 1.689.351 euro; i 1909 magazzini di 337.864 euro; le 3.434 autorimesse di 246.481 euro; gli immobili definiti «altri» di 14.569.505.
IN TOTALE QUELLE che sono state riscontrate come unità immobiliari con dovuta iscrizione al catasto hanno una rendita di 16.843.200 euro. Se si guarda alla rendita, quindi al valore di questi edifici nascosti per non pagare le tasse, Brescia diventa seconda nella regione, preceduta da Milano, che ha sottratto una rendita di 17.399.141. E gli «angioletti» di Sondrio sono sotto il milione, con 908.822 euro.Anche in Italia, se si considera il valore catastale, emergono altre top: Trapani con 88 milioni e mezzo, Cuneo con oltre 52 milioni, Napoli e Frosinone vicine ai 30 milioni. Gli elenchi sono stati pubblicati all'Albo pretorio dei Comuni, negli uffici provinciali e sul sito Internet dell'Agenzia.COPYRIGHT
Magda Biglia

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