sabato 24 marzo 2012

Caro De Magistris, non stai facendo cinema


Ciao Dem, ormai ci hai veramente preso gusto. "Stai pariando", come si dice in dialetto, ma fare il sindaco di una città come Napoli esige serietà e lavoro a fari spenti (come fare il magistrato, del resto, ndr) e non un continuo spot per apparire piacione. Non perdi occasione per farti vedere in tribuna vip allo stadio vicino a De Laurentis, se viene Peppe Savoldi sei il primo a farti fotografare e poi...ti lanci pure in video che sembrano parodistici - ma, purtroppo, sono originali - rivolgendoti con confidenza a personalità dello star system che non sanno neppure chi tu sia. Ora si scopre che, d'ora in avanti, tutti i venerdì, andrai in radio a tenere una rubrica - praticamente come conduttore e non come ospite - dedicata ai "temi della politica, della musica, dello sport e dell'attualità più in generale", insomma come tuttologo. Non oso pensare cosa farai in occasione delle due esibizioni veliche che si terranno in aprile - ovvero della finta coppa america - e della tappa del giro d'Italia che partirà da Napoli a maggio. Che farai, terrai una rubrica con Cino Ricci sul mondo della vela e andrai a testare la tappa con Davide Cassani, o ti limiterai a salire in bici facendo un giro su una delle tante piste ciclabili che hai promesso? Quando eri pubblico ministero, i tuoi colleghi ti chiamavano in amicizia "Gigino O' Flop" perché non sei mai stato capace di vincere un processo in vita tua, cerca ora di prendere con più serietà la carriera politica. Napoli non ha bisogno dei "tombini mobili" che verranno rimossi dopo la settimana di esibizioni veliche né di spese folli inutili fini a se stesse. Due sono le priorità di cui devi occupare: a) Smetterla di mandare i rifiuti in Olanda alla faccia del contribuente e trovare una soluzione definitiva; b) Avviare le bonifiche per Bagnoli. Ne sei capace o preferisci concorrere per l'Oscar?

2 commenti:

  1. Regate «tagliate», Jumbo contro Acea
    Sdoppiata l'inaugurazione dell'evento
    Per la società americana la Coppa parte mercoledì 11,
    per l'organizzione del villaggio il weekend di Pasqua

    NAPOLI — Apparentemente non ha suscitato reazioni l'inaspettata decisione unilaterale dell'organizzazione americana dell'Acea di ridurre le giornate di gara nell'ambito dell'evento di Coppa America a Napoli, cambiando il format e condensando le regate da mercoledì 11 a domenica 15 aprile. Ma non è così. Negli ambienti dell'Acn e delle istituzioni locali coinvolte nell'operazione — Regione, Provincia e Comune di Napoli — cicrola una malcelata irritazione. Comprensibilmente, tuttavia, nessuno la esprime apertamente a poche settimane dall'apertura della manifestazione. Solo il presidente Cesaro fa sapere «come rappresentante istituzionale, di essere interessato non tanto alle regate in sé e per sé, ma a quanto l'evento sia di beneficio per rilanciare il nome della città e dell'area e per segnare un'inversione di tendenza rispetto all'equazione Napoli uguale rifiuti. In questo senso, la nuova formula delle regate non cambia tanto».

    Che la decisione presa in America non sia stata apprezzata dall'organizzazione italiana si evince tuttavia dall'unico comunicato diffuso da Jumbo Grandi Eventi, la capofila del gruppo di società che sta organizzando il villaggio, gli spettacoli e la promozione dell'evento che si terrà sul lungomare. «In riferimento a quanto emerso da un comunicato dall'Authority dell'America Cup World Series e considerando che l'evento oltre a prevedere la programmazione delle gare ha anche un fitto calendario di iniziative collaterali, Jumbo Grandi Eventi, Filmmaster Events (ex K-events) e Infront informano che l'evento Coppa America a Napoli parte con l'inaugurazione del “Public Event Village” nella mattinata di sabato 7 aprile, mentre domenica 8 aprile in piazza Plebiscito si terrà un appuntamento di presentazione alla città dell'evento».

    Dal tono laconico filtra il fastidio per il cambio di programma che ha cancellato dal calendario di gara il weekend di Pasqua, cioè i giorni più appetibili per turisti e operatori. Certo gli equipaggi saranno in città e le barche in mare, e si potrà assistere agli «allenamenti liberi». Ma non è stato molto apprezzato, evidentemente, che si sia dovuto cambiare anche il programma a terra appena varato. Non ci sarà più la cerimonia inaugurale in piazza Plebiscito con la presentazione degli equipaggi alla città, non sabato mattina. La manifestazione è stata sdoppiata: il 7 ci sarà l'inaugurazione del villaggio in via Caracciolo. Mentre l'alzabandiera con il Picchetto d'onore sulle note della Banda della Marina militare si terrà domenica sera, nel giorno di Pasqua. Molto probabilmente parteciperà il Presidente Napolitano, che sarà a Napoli in vacanza. «Di fatto la Coppa America inizia a Napoli il 7 aprile sia con l'apertura del Public Event Village che con la possibilità di vedere gli allenamenti dei team fino al giorno 11 aprile quando inizieranno le gare. Il Public Event Village sarà aperto dalle 10 alle 24 e oltre a ospitare nella serata momenti musicali offrirà anche la possibilità di visitare mostre, un'area commerciale e un'area dedicata alla ristorazione tradizionale di alto livello», rimarca Jumbo, quasi per ribattere al comunicato improvvidamente diffuso nella notte precedente dall'Acea e intitolato: «Le regate valide per l'AC World Series di Napoli inizieranno l'11 aprile».

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  2. Nella tarda serata di giovedì sul sito della società americana prima era scomparso il programma che prevedeva una serie di regate di match race e di flotta nel weekend di apertura, poi era apparsa una nota che annunciava l'inizio delle regate da mercoledì 11 aprile ma non forniva dettagli, infine è stato pubblicato un nuovo programma. Così si è appreso che ogni giorno ci saranno sia regate di flotta che duelli a due; e che gli speed trial, le prove di velocità, si terranno domenica 15, prima della regata di flotta finale. Acea sostiene che il nuovo format garantirà più competizione e spettacolo. Sarà anche vero, ma da parte degli organizzatori americani, così esigenti e puntigliosi, non concordare la decisione o almeno comunicarla agli interlocutori napoletani è stata una vera gaffe. Sta di fatto che dall'associazione temporanee di imprese — Jumbo, Filmmaster e Infront — che gestisce spettacoli, villaggio e promozione è partita una durissima lettera di protesta. Le tre società, intanto, stanno ancora lavorando per mettere a punto il programma di spettacoli per la manifestazione, sulla scorta di accordi finalmente definiti con gli enti locali. Ma per conoscerlo bisognerà attendere ancora.

    Angelo Lomonaco
    24 marzo 2012

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